Maestri silenziosi.

Viviamo immersi in un universo di segni. Dai più complessi, come i così detti “segnali di stile”, sino ai più semplici di immediata consultazione. Mentre i primi sono i messaggeri visivi (espliciti o sottilmente allusivi) delle culture del nostro tempo, i secondi si esprimono attraverso un linguaggio assertivo, diretto e universale.

Una piccola premessa per parlare del lavoro di Michele Iocca, il “fumettista” come amava definirsi, che ha disegnato i cartelli stradali del nostro paese. Giustamente definito “maestro silenzioso” del design italiano, Iocca inizia a creare i segnali stradali nel 1959. Un imponente lavoro di comunicazione non verbale il cui scopo è indicare i percorsi e le regole di viabilità con la massima chiarezza e immediatezza possibili, di giorno come di notte, in qualsiasi condizione metereologica. Un obiettivo non scontato e per nulla facile, considerando anche la disastrosa alfabetizzazione del dopoguerra. Se, per dirla alla Nanni Moretti, “le parole sono importanti”, a volte i segni ti salvano la vita.